Consigli sui libri da leggere
Non sai che libro leggere? Se cerchi un noir, questo articolo fa al caso tuo. Il romanzo di Antonio Fusco, La stagione del fango, ha come protagonista un poliziotto in un periodo complicato della sua vita che si trova invischiato in una situazione apparentemente senza via d’uscita. Dovrà faticare non poco per riabilitare il suo nome, scagionandosi da un’accusa tanto infamante, quanto infondata.
Mi stavano offrendo un decimo di ciò che mi spettava di diritto, facendomelo passare come un regalo.
Ascolta il podcast della recensione
Scegli se ascoltare il podcast della recensione del libro di Antonio Fusco, La stagione del fango, su varie piattaforme (in tal caso clicca sul tasto color ocra) oppure direttamente su questo sito (in tal caso clicca sul triangolo nell’immagine qui sotto):
Libro recensito
Antonio Fusco, La stagione del fango, Giunti editore, 2020, 240 pagine.
Antonio Fusco è funzionario della Polizia di Stato e criminologo forense.
Altre informazioni
Romanzo giallo noir, disponibile in versione cartacea ed e-book (lo puoi trovare qui).
L’ambientazione e il contesto del libro

Gran parte del romanzo è ambientata in Valdenza, una vallata che si estende lungo l’Appennino Tosco-Emiliano e che, tra alberi secolari e distese erbose, segna il confine tra L’Emilia Romagna e la Toscana.
Un territorio collinoso ricco di storia e di risorse naturali, costellato da piccoli borghi e castelli di notevole pregio storico ed architettonico risalenti anche all’anno 1000.
Valdenza era bellissima vista da lassù. Con i suoi tetti colorati nelle varie tonalità del rosso degli embrici e dei coppi, le cupole delle chiese e le torri dei campanili che puntavano fiere verso il cielo terso e azzurro.
Per il resto, questo romanzo è ambientato a Milano e, soprattutto, a Napoli.
Ero seduto a un tavolino del caffè Gambrinus in via Chiaia e stavo facendo colazione mentre leggevo questa storia che mi dipingeva come una specie di James Bond in salsa napoletana. Non sapevo se ridere o piangere. Nell’indecisione ordinai un’altra sfogliatella riccia e non ci pensai più.
Di cosa tratta questo libro – trama
Tommaso Casabona è un poliziotto in crisi. Dopo il fallimento del suo matrimonio si sforza di andare avanti. Dorme male. Sul lavoro, se non altro, tutto sembra procedere come sempre. Da un mese ha una nuova relazione con Barbara Melani, una dottoressa che ha conosciuto per caso per motivi di lavoro.
Entrambi avevamo superato da tempo l’età in cui si sente il bisogno di appiccicare un’etichetta ai rapporti tra un uomo e una donna.
Un evento inaspettato
Una mattina presto una squadra di agenti si presenta a casa sua per effettuare una perquisizione – così gli dicono al citofono. Pur rilevando l’anomalia della situazione, Tommaso ostenta sicurezza. Dopo aver intravisto sulla copia del decreto il reato che gli viene contestato, capisce che qualcuno sta cercando di incastrarlo e decide di reagire. Per evitare l’arresto o il fermo (e le relative conseguenze), grazie ad uno stratagemma, riesce a calarsi dalla finestra e ad allontanarsi in auto dalla sua abitazione.
Appoggiò due copie del decreto sul tavolo e mi porse la penna. Erano sistemate in modo che fosse visibile solo l’ultima pagina, dove era stato apposto il timbro della relata di notifica.
La fuga
Da questo momento è un uomo in fuga, disperato ma lucido, deciso ad indagare per scoprire chi sia il dominus dietro alla falsa accusa che gli è appena stata rivolta. Un’accusa infamante e – come avrà modo di scoprire – suffragata da elementi tanto forti che risultare quasi incontestabili: l’omicidio di cui è sospettato il commissario Casabona è quello dell’uomo che ne ha sedotto la (ex)moglie, Francesca.
Se ammazzano l’uomo che si è portato via la donna della tua vita e si presenta la polizia con un’accusa di omicidio a tuo carico, le due cose non possono non essere collegate tra loro.
Durante la sua lunga e spericolata fuga Casabona avrà modo di capire di chi può fidarsi e chi invece è meglio evitare. Con amarezza scoprirà che non tutte le persone che fanno parte della sua vita sono disposte a credergli e ad aiutarlo. Altri, invece, lo appoggeranno e lo sosterranno nella sua ricerca della verità. Una ricerca che lo porterà fino a Napoli, dove le parole di un vecchio boss della camorra lo aiuteranno a ricomporre tutti i tasselli di una vicenda comunque destinata a lasciare il segno.
Ci salutammo e andai via cercando di nascondere il mio profondo disgusto.
I protagonisti
Il commissario Casabona
Tommaso Casabona ha cinquant’anni ed è uno stimato e capace commissario di polizia. Solo dopo l’avvio delle pratiche per la separazione dalla moglie Francesca si rende conto di quanto fosse importante e profondo il loro legame. Adesso che anche i suoi figli sono lontani, la consapevolezza dell’importanza di avere una famiglia diviene una certezza.
Gli eventi successivi non faranno altro che rimarcare ancor più profondamente questa verità.
Tommaso realizza inoltre di non avere amici. Il suo lavoro l’ha sradicato dai luoghi della sua infanzia e l’ha condotto in tanti luoghi, su e giù per l’Italia, dove ha avuto l’occasione di conoscere tante persone, nessuna delle quali può però essere definita a pieno titolo un amico. E i colleghi della sala operativa della questura e della squadra mobile, con i quali ha condiviso tanti momenti, ora lo stanno cercando.
Dei miei colleghi funzionari, nemmeno a parlarne. Probabilmente stavano già facendo a gara nel prendere le distanze da me con frasi del tipo: “non ci si può ritenere al di sopra della legge”, “la giustizia deve fare il suo corso”, “dobbiamo avere fiducia nella magistratura”. Nessuno avrebbe messo a rischio la carriera per aiutarmi. La carriera viene prima di tutto. I miei collaboratori della Mobile non li potevo coinvolgere. Probabilmente venivano già guardati con sospetto dagli altri della Criminalpol di Firenze e non era opportuno rivolgermi a loro.
I colleghi
Tra i colleghi della Mobile di Valdenza vi sono innanzi tutto l’ispettore Fabio Proietti – il vice di Casabona, il sovrintendente Stefano Bini, e l’assistente Franco Giordano, detto Ciondolo. Un importante contributo sarà offerto anche dall’ispettore Sarripoli della polizia ferroviaria di Valdenza.
Il sovrintendente Bini e l’assistente Giordano avevano accettato di buon grado di fare il lavoro sporco. Almeno, loro lo chiamavano così. Andare a Livorno per fare accertamenti su Bruno Lampis e la sua ditta di rimessaggio barche e movimentazione container. Casabona, invece, conoscendoli bene, aveva capito che erano ben contenti di ricevere quell’incarico che comportava la possibilità di farsi una bella mangiata di caciucco prima di rientrare. Alla Mobile di Valdenza, quando c’era da andare a Livorno, partiva la gara e il motivo era sempre il solito. Ma, a prescindere da questo aspetto poco professionale, i due erano più indicati.
Tra i colleghi “antagonisti” che indagano su di lui vi è invece Mauro Crisanti: dirige la Criminalpol di Firenze e sembra assolutamente convinto della colpevolezza di Casabona.
Crisanti indossava un abito blu segnato da un’orribile cravatta gialla. Il suo abbigliamento operativo non era per nulla diverso da quello d’ufficio. Lo stile era sempre lo stesso, quello del ministeriale rampante in carriera.
Consigliato a
Comeaccennato sopra, il libro di Antonio Fusco, La stagione del fango, è indicato soprattutto per gli amanti dei libri noir, dei romanzi gialli e del genere poliziesco.
Anche chi predilige le storie di azione potrebbe trovare gradevole questo romanzo.
Uccidere è un’arte. Lo sapeva Ciro Auriemma, soprannominato per questo Van Gogh. Quello che non aveva capito è che la morte è un’amante infedele. Una femmina volubile e fatale che può stare con te e un attimo dopo con il tuo nemico.
Giudizio
Il romanzo di Antonio Fusco, La stagione del fango è un libro dalla scrittura fluida e lo stile diretto e lineare. La sequenza temporale degli eventi si sovrappone all’indagine parallela che Casabona conduce per proprio conto fino all’epilogo finale, quando – pur con l’emergere della verità che lo scagionerà da ogni sospetto – il commissario si ritrova a formulare amare constatazioni sulla vita e sul funzionamento dell’apparato nel suo complesso.
Nessuno paga per la propria incapacità. Chi è baciato dalla fortuna di avere gli appoggi giusti esce indenne da tutto e prosegue per la sua strada.
L’Autore comunque dedica questo romanzo noir alle vittime della giustizia, pur nella consapevolezza che il sistema giudiziario rimane per larga parte fondato su uomini e donne che fino in fondo fanno il loro dovere, anche a costo del sacrificio della vita.
Letture alternative che potrebbero interessarti
Se ti attira il romanzo di Antonio Fusco, La stagione del fango e vorresti leggere anche altri libri simili, ambientati in contesti storici e paesaggistici molto suggestivi, potresti provare a leggere i romanzi polizieschi di M. C. Beaton (al secolo Marion Chesney), una scrittrice inglese autrice di una fortunata serie di romanzi che hanno come protagonista una donna di mezza età piena di grinta e dall’intuito infallibile ma che attraversa un periodo di crisi personale e professionale.
Su questo blog trovi la recensione del romanzo Agatha Raising e il mistero della casa infestata, un romanzo giallo amaro ma divertente – e quindi meno cupo de La stagione del fango – ambientato nelle Cotwolds Hills, un’area collinosa situata nel cuore della campagna inglese.
Fonti e citazioni
La foto piccola è di barbigo, Pixabay.
Giunti Editore (https://www.giunti.it/) è una casa editrice italiana fondata a Firenze nel 1956 ma erede di una più lunga tradizione libraria. Nel 1990 si è trasformata in gruppo editoriale, aggregando diverse altre realtà del mondo dell’editoria. Nel 2003 ha acquisito la forma giuridica della S.p.A. Attualmente vanta un ampio portafoglio di marchi e un catalogo di oltre 14.000 titoli che coprono tutti i segmenti del settore librario.
Nulla inorgoglisce un uomo più dell’addio di una donna siglato con la parola “stronzo”.