Consigli sui libri da leggere
Non sai che libro leggere? Se cerchi un libro giallo appassionante che tratta di un caso irrisolto avvenuto in una località impervia e selvaggia di montagna, all’interno di una comunità i cui usi si perdono nella notte dei tempi, questo articolo fa al caso tuo. Il romanzo di Ilaria Tuti, Ninfa Dormiente, ha come protagonista una tenace commissaria di polizia che si trova ad indagare su un caso di omicidio risalente al 1945.
Le indagini, oltre a scoprire il colpevole e a fare luce sulle circostanze del delitto e degli altri fatti criminosi ad esso connessi, faranno riemergere anche dolori mai superati e rappresenteranno l’occasione per intraprendere una nuova direzione di vita.
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Libro recensito
Ilaria Tuti, Ninfa Dormiente, Longanesi, 2019, pagine 380.
Altre informazioni
Ilaria Tuti, Ninfa Dormiente, è un romanzo giallo, disponibile in versione cartacea ed e-book (lo puoi trovare qui). È inoltre reperibile anche l’audiolibro (lo puoi trovare qui).
L’ambientazione e il contesto del libro
Il libro di Ilaria Tuti, Ninfa Dormiente è ambientato in Friuli-Venezia Giulia e, precisamente, in una regione delle Alpi Giulie che si trova al confine tra Italia e Slovenia, la Val Resia [Resije].
La caratteristica più peculiare di questa valle, oltre al ricco patrimonio naturalistico e faunistico, è legata alle ancestrali origini della sua popolazione, che dal Caucaso si sarebbe insediata su queste terre nel VII secolo d.C. al seguito degli Unni e degli Avari.
L’isolamento derivato dalla sua natura di valle chiusa ha portato i resiani [gli abitanti della Val Resia N.d.R.] a mantenere integro il proprio patrimonio genetico e a conservare le proprie usanze e la propria lingua, che è uno slavo arcaico giunto sostanzialmente immutato fino ai giorni nostri.
Il DNA dei resiani è ancora quello delle popolazioni fondatrici. Delle loro origini, però si sa poco. Loro stessi sono ancora alla ricerca di risposte alle domande esistenziali: da dove vengono, chi sono. Di certo c’è che non appartengono a nessun ceppo genetico dell’Europa occidentale.

Di cosa tratta questo libro – trama
Come tutti i libri polizieschi, il romanzo di Ilaria Tuti, Ninfa Dormiente, ruota attorno ad un’indagine di polizia avviata in seguito al ritrovamento di un’opera d’arte.
In questo caso gli inquirenti dovranno cercare di scoprire il mistero celato dietro a un ritratto rinvenuto tra gli oggetti stipati nella soffitta di un artista ancora vivente ma non più in grado di interagire con gli altri a causa della sua malattia.
Dopo essere stata affidata ad una galleria d’arte per il rilascio della perizia di autenticità, l’opera rivela particolari inquietanti. Dalla perizia emerge infatti che la penna con cui l’artista ha eseguito il ritratto è stata intinta nel sangue.
“La Ninfa dormiente è fatta di sangue, commissario”.
La squadra del commissario Battaglia dovrà ricostruire pazientemente tutti i tasselli di una vicenda ricca di insidie e colpi di scena. Alla rievocazione delle tragedie e delle violenze della Seconda Guerra Mondiale si sommeranno le vicissitudini personali di alcuni protagonisti del libro, che saranno costretti dagli eventi ad affrontare i nodi irrisolti della propria vita.
La soluzione del caso arriverà seguendo le note di un violino e i riti ancestrali di una comunità, tramandati per via matrilineare sulle tracce di una saggezza millenaria.
Nella valle il canto delle donne morì con il giorno, ma qualcosa di esso rimase sospeso nella foresta: una vibrazione bassa, come di vento nella gola di un dio. Riecheggiava nei canaloni e si rincorreva in mugghi che rimbalzavano tra le creste e al di sopra del fiume. Gli animali rispondevano alle «madri della valle», riconoscendo con loro un legame atavico che accompagnava ogni forma di vita.
I protagonisti
Teresa Battaglia
Teresa Battaglia è la protagonista principale di questo libro giallo. Commissario di polizia di lunga esperienza, ha sessant’anni ed è afflitta da problemi di salute che cerca di tenere celati anche ai suoi collaboratori. Grazie alla sua professionalità e al suo intuito si è guadagnata l’affetto e la stima della sua squadra, che fa di tutto per proteggerla quando si trova in difficoltà.
Tra i suoi collaboratori vi sono il medico legale Antonio Parri, gli agenti Parisi e De Carli, il sostituto procuratore Paolo Ambrosini, il quale – oltre che suo superiore è suo amico di lunga data – e, soprattutto l’ispettore Massimo Marini, in cui lei vede il figlio che non ha mai avuto.
Non gli arrivava nemmeno al petto, ma aveva l’abitudine di passare sopra il suo ego come un carrarmato. Aveva quasi il doppio della sua età, ma lo lasciava senza energie molto prima che a esaurirsi fosse lei. Le sue maniere erano spesso brutali e il caschetto di capelli che incorniciava il viso era di un rosso talmente artificioso da essere quasi imbarazzante.
Tra gli altri personaggi con cui Teresa si trova a che fare vi è Albert Lona, il questore vicario: d’aspetto elegante e dai modi raffinati, è in realtà un uomo autoritario e manipolatore. Teresa, già impegnata con ricordi dolorosi che affiorano dal suo passato, si confronterà duramente con lui in una lotta subdola e senza esclusione di colpi.
Lui passò in rassegna il suo corpo, lo oltraggiò con un esame lento, come se lei fosse solo quell’involucro di ossa stanche e carne spenta.
Massimo Marini
Massimo Marini è un giovane ispettore. Braccio destro di Teresa, collabora attivamente alla conduzione delle indagini. Dietro a un temperamento inflessibile e perfezionista, Massimo però nasconde un segreto doloroso che lo tormenta condizionando la sua vita di relazione.
Trentenni come lui. Li vedeva scherzare, li osservava flirtare, con un calice mezzo vuoto in una mano e nell’altra una sigaretta, o la mano di una donna. Anni luce lontano da lui.
Al pari di Teresa, con cui ha un rapporto di stima reciproca, anche se non facile, i risvolti drammatici dell’inchiesta lo costringeranno ad affrontare i fantasmi del suo passato.
La palestra apriva molto prima che le strade si popolassero e le sue luci erano le ultime a spegnersi nella via. Massimo sapeva che certe notti la sala sul retro si animava di voci eccitate e presenze circospette: incontri in gabbia di MMA, arti marziali miste con molti colpi ammessi e poche regole. Non aveva mai fatto domande al riguardo, ma era certo che non fossero autorizzati.
Alessio Andrian
Alessio Andrian è un anziano artista, autore del quadro oggetto di investigazione. Pur essendo il principale sospettato dell’omicidio, ha scelto di lasciarsi vincere dalla malattia e di non rivelare nulla né del suo passato, né delle circostanze che hanno determinato il delitto.
Gli inquirenti dovranno faticare parecchio per ricostruire i fili dell’intera vicenda, facendosi aiutare dalle scarne informazioni in loro possesso. I pochi parenti in vita non sono di grande aiuto. Di lui si sa solo che ha militato come partigiano nella Brigata Garibaldi durante la Seconda Guerra Mondiale e che, dopo aver dipinto la Ninfa Dormiente, ha smesso di lavorare.
Qualunque cosa sia successa dopo aver dipinto la Ninfa dormiente, lui ha deciso di morire vivendo. È una tomba che respira.
Blanca Zago
Blanca è una ragazza ventenne. Su consiglio del procuratore Ambrosini, viene coinvolta da Teresa nelle indagini.
Anche la ragazza aveva occhi come il cielo, ma velato di improbabili nubi bianche. Erano polle lattigginose sul viso minuto. I capelli castani scendevano in onde morbide, colorandosi di blu da metà lunghezza fino alle punte. L’assenza di trucco, la purezza dei lineamenti e l’incarnato lunare la rendevano un sogno rinascimentale moderno.
Specializzata nello Human Remains Detection, Blanca e il suo cane Smoky saranno determinanti per le indagini.
Smoky comunque, non è tecnicamente un cane da cadavere. Cercare resti umani – parti di corpo umano – non è la stessa cosa che farlo con un cadavere intero in decomposizione. Lui è allenato a seguire l’odore del sangue, delle ossa. Conosce la cadaverina, ma non ho mai insistito su queste molecole in allenamento.
Consigliato a
Il romanzo di Ilaria Tuti, Ninfa Dormiente, è consigliato:
- Innanzi tutto a chi predilige le storie poliziesche venate da risvolti noir e dettagli macabri.
- A chi ha la passione per la storia e, in particolare, per le vicende che risalgono al secondo conflitto mondiale.
- Alle persone che si interessano di scienze sociali, processi culturali e problematiche legate alla condizione femminile e alla violenza di genere.
- Per chi nutre una predilezione per le mitologie antiche precristiane e cerca suggestioni di carattere etnologico e antropologico.
Ripensò alla valle dove il femminino sacro era stato preservato e tramandato assieme a una sapienza antica. La Donna era riuscita a proteggere sé stessa e la Dea dentro di sé. Il divino femminile era custodito in ognuna di loro.
Giudizio
Ninfa Dormiente è un libro molto ben scritto in cui gli elementi polizieschi sono sapientemente dosati con la rappresentazione delle vicende personali dei protagonisti e le digressioni di carattere antropologico.
La storia nel complesso è coinvolgente e ricca di colpi di scena anche se, prevedibilmente, il finale non è eclatante come ci si potrebbe talvolta attendere da un libro giallo. Particolarmente vivide e dettagliate le descrizioni degli ambienti naturali e i tratti psicologici dei personaggi. Questo è un libro che si fatica a smettere di leggere e che fa venire voglia di scoprire come va a finire.
Maggio 1945. La luna era di sangue, quella notte. Era sorta da dietro la cima del Canin in un alone purpureo ed evanescente. Un cattivo presagio, secondo la moglie del taglialegna.
Letture alternative che potrebbero interessarti
Se ti attirano i libri polizieschi ambientati in località di montagna, allora potresti leggere i libri di Franco Matteucci e, in particolare, Giallo di mezzanotte, di cui puoi leggere la recensione su questo blog.
Se invece sei alla ricerca di altri libri gialli con una protagonista femminile, potresti provare la serie di romanzi usciti dalla penna di M.C. Beaton, ambientati in una delle regioni più suggestive dell’Inghilterra: su questo blog trovi la recensione di Agatha Raisin e la casa infestata.
In alternativa, potresti leggere i libri di Alice Basso che hanno come protagonista la ghostwriter Vani Sarca: in tal caso si tratta di libri che presentano alcuni connotati dei libri gialli ma arricchiti anche da altre suggestioni. Su questo blog trovi la recensione di: “Non ditelo allo scrittore“.
Le tracce ematiche sono pattern da gocciolamento passivo: gocce cadute da un oggetto per forza di gravità, aveva spiegato controvoglia il tecnico.
Fonti e citazioni
La foto piccola è di lloorraa, da pixabay
Longanesi è stata fondata nel 1946. Successivamente rilevata da Messaggerie italiane è una casa editrice che si è sempre contraddistinta per la vocazione anticonformista e l’originalità delle proposte (spaziando dalla narrativa alla saggistica e fino alla divulgazione scientifica). https://www.longanesi.it/
La reflex del fotorilevatore scattava senza sosta, potenti flash saettavano nella penombra. Se la morte era antica, qualcosa non tornava, pensò Teresa. Il dispiegamento di mezzi e personale non era coerente con il quadro che si era fatta arrivando.