Consigli sui libri da leggere
Non sai che libro leggere? Se ti piacciono sia la narrativa contemporanea, sia i romanzi storici e cerchi una lettura aspra ma avvincente, questo articolo fa al caso tuo. Quello di Mary Lynn Bracht, Figlie del mare è un libro crudo che si ispira agli avvenimenti tragici legati all’occupazione giapponese della Corea durante la Seconda Guerra Mondiale e ad una delle sue pagine più nere: la deportazione in massa delle giovani coreane costrette a divenire “donne di conforto”.
Avvertenza
Questo articolo, ampliato, è tratto dalla recensione a suo tempo pubblicata sull’altro mio blog, foemina blog, che ora non esiste più.
«Sono una haenyeo», disse lei, guardandolo con furore. Le sue parole le salirono alle labbra come una confessione. «Come mia madre, e mia madre prima di lei. Come lo saranno un giorno mia sorella e le sue figlie…ero una donna del mare, nient’altro. Né tu né nessun altro potete togliermi questo.
Ascolta il podcast della recensione
Puoi ascoltare il podcast della recensione del libro di Mary Lynn Bracht, Figlie del mare, su varie piattaforme (in tal caso clicca sul tasto blu) oppure direttamente su questo sito (clicca sul triangolo nell’immagine qui sotto):
Libro recensito
Mary Lynn Bracht, Figlie del mare, Longanesi, 2010, 372pp.
Altre informazioni
Questo romanzo è disponibile sia in versione cartacea che in formato e-book (lo puoi trovare qui).
La traduzione è a cura di K. Bagnoli.
Mary Lynn Bracht è una scrittrice americana di origini coreane. Nata in Germania, è cresciuta negli Stati Uniti, rimanendo in stretto contatto con le donne coreane emigrate. Laureata in antropologia, in occasione di un viaggio nella sua terra d’origine, ha appreso della vicenda delle donne di conforto. Il suo romanzo di esordio, White Chrysanthemum (“Figlie del Mare” nella versione italiana) è il frutto delle ricerche e degli approfondimenti compiuti su questi eventi.
L’ambientazione del libro
Il libro di Mary Lynn Bracht, Figlie del mare, seguendo le vicissitudini delle protagoniste, è ambientato in parte in Corea, in parte in Manciuria e in parte in Mongolia.
Un lupo ululò in lontananza. Il suo richiamo riecheggiò sulle colline al di là della steppa. Era tutto il giorno che il convoglio viaggiava verso quelle colline, oltre le quali si profilavano monti incapucciati d’azzurro che ad Hana ricordavano casa sua e il monte Halla.
Di cosa tratta – trama
Come accennato, questo di Mary Lynn Bracht, Figlie del mare è un romanzo crudo che rievoca gli avvenimenti storici legati all’occupazione giapponese della Corea e all’insurrezione di Jeju del 1948.
La storia si compone di due storie che corrono parallele alternandosi fino alla fine del libro.
- La prima, ambientata nella moderna Corea del Sud del 2011, ha per protagonista una donna di nome Emi.
- La seconda invece si colloca durante la seconda guerra mondiale ed ha per protagonista una donna di nome Hana, sorella maggiore di Emi.
Le haenyeo
Mary Lynn Bracht in Figlie del mare coglie l’occasione per far conoscere al lettore anche la cultura millenaria delle haenyeo, le donne pescatrici dell’isola di Jeju.
In quest’isola di origine vulcanica situata a Sud, nello stretto di Corea, ove è ambientata anche parte del romanzo, vive tuttora una comunità di haenyeo), donne sommozzatrici dedite prevalentemente alla raccolta di molluschi, alghe e cefalopodi.
La struttura sociale delle haenyeo è semimatriarcale. Solo le ragazze, che iniziano il loro apprendistato all’età di undici anni, possono diventare donne del mare.

L’occupazione giapponese
È l’estate del 1943. Hana ha sedici anni. Vive in un piccolo villaggio della costa meridionale dell’Isola di Jeju insieme al padre, alla madre e alla sorella minore, Emi.
Hana e sua madre sono haenyeo, donne del mare fiere ed indipendenti, la cui tradizione si tramanda per via rigorosamente matrilineare. Grazie alla loro attività, le donne del mare godono di un’inusuale libertà di movimento persino nella Corea occupata dai giapponesi, coi quali prudentemente cercano di evitare ogni contatto.
Ci tuffiamo in mare come le nostre madri e le nostre nonne e bisnonne hanno fatto prima di noi per secoli. Il dono è il nostro orgoglio, perché ci rende libere di non dover rispondere a nessuno, né ai nostri padri, né ai mariti o ai fratelli maggiori, e neanche ai soldati giapponesi durante la guerra. Ci procuriamo da sole il cibo che ci basta e vendiamo il resto guadagnando con il nostro lavoro; il mare è la nostra fonte di sopravvivenza e di benessere. Viviamo in armonia con la natura.
La deportazione e le violenze
Un pomeriggio, mentre la madre è ancora immersa nelle profondità marine, al margine della barriera corallina che digrada in un vuoto cavernoso, Hana riemerge per respirare e guarda verso la spiaggia dove le attende Emi, la sorellina di nove anni. Troppo giovane per nuotare nelle acque profonde, Emi si è nascosta in attesa del loro ritorno.
Un soldato giapponese però si sta avvicinando al luogo in cui si è infrattata. Per evitare che la sorella venga rapita e destinata al lavoro forzato, Hana decide di attirare l’attenzione su di sé nuotando verso riva. Sarà catturata e deportata in Manciuria dove diverrà una “donna di conforto”.
Emi, la sorella minore, si salverà dalla deportazione ma diverrà anch’essa spettatrice e vittima delle violenze feroci antecedenti alla guerra di Corea.
Lei li odiava tutti. La loro lussuria la disgustava. La loro paura della morte e dell’entusiasta guerra dell’imperatore le dava la nausea. Augurava a ognuno di loro una morte lenta e dolorosa, e sofferenze eterne nell’oltretomba. Ma l’odio che provava per Morimoto superava qualsiasi altro.
L’epoca attuale
La seconda storia è ambientata nella Corea del Sud dell’epoca attuale. È il 2011. Emi, ormai anziana e malata, si reca a Seul in visita ai figli. Qui, in occasione della cerimonia di inaugurazione della statua “donna di conforto”, rivela ai suoi cari una verità sconvolgente e dolorosa, tenuta nascosta per tutta la vita.
Consigliato a
Il libro di Mary Lynn Bracht, Figlie del mare è indicato per chi ha il coraggio di entrare nella profondità nelle cose e di sondare fino a che punto può giungere l’oscurità – ma anche la banalità – del male.
Anche chi si interessa di storia – e in particolare della Seconda Guerra Mondiale – può ricavarne un’utilità: trattandosi di un romanzo e non di un saggio, i personaggi sono di fantasia. Ciononostante le situazioni descritte ricalcano fatti realmente accaduti.
Come si può immaginare, non è invece una lettura adatta a chi cerca storie leggere, divertenti o consolatorie.
Letture alternative che potrebbero interessarti
Se ti interessano libri su donne realmente esistite, altrettanto fiere ed indipendenti, potresti leggere il romanzo di Ilaria Tuti, Fiore di roccia (la recensione è disponibile su questo blog).
È un romanzo che ripercorre l’impresa epica delle portatrici carniche, donne semplici ma dotate di una statura morale straordinaria le quali assunsero da volontarie l’incarico, pesante e rischioso, di trasportare in quota con le loro gerle.
Giudizio
La narrazione è fluida ed avvincente, con scene di intenso lirismo, anche se – prevedibilmente – non risparmia stupri, violenze, rapimenti ed uccisioni di massa che suscitano rabbia cieca e spezzano il cuore. La brutalità di certe scene non può non suscitare sentimenti di autentico odio.
Le diverse figure femminili che popolano le pagine di questo romanzo sono raffigurate nella loro fragilità e nella loro passiva determinazione, ma su di esse svettano l’orgoglio e la forza indomita delle donne del mare, creature quasi archetipiche custodi di quel femminile profondo che le rende partecipi dei cicli della natura e padrone del loro destino.
Mary Lynn Bracht in Figlie del mare, non manca di soffermarsi anche sul mondo maschile. È un ritratto in larga parte impietoso che ne sottolinea i lati più vili e spregevoli. Ciononostante, affiora un barlume di speranza in cui si fa spazio anche a qualche figura di uomo veramente degna di essere considerata tale.
Io e mia madre siamo haenyeo. Non dobbiamo niente a nessuno. Siamo in debito solo con il mare.
Fonti e citazioni
Longanesi editore (https://www.longanesi.it/)è una casa editrice fondata a Milano nel 1946. Caratterizzata da una vocazione anticonformista, si è distinta per l’ampia proposta, che spazia dalla narrativa letteraria, alla saggistica, all’arte fino alla divulgazione scientifica. Il suo catalogo internazionale è ampio e variegato.
La foto piccola è di YOUNG GUN, Pixabay.